Informazioni
- Datazione: 1924-
- Luogo di nascita: San Marco in Lamis (Puglia)
- Note biografiche: Joseph Tusiani (San Marco in Lamis, 14 gennaio 1924[1] – New York, 11 aprile 2020) è stato un poeta e traduttore statunitense, di origini italiane. Pubblicò numerosi volumi di liriche inglesi e latine, e in dialetto garganico.[2] Fu anche apprezzato come traduttore in inglese di opere italiane (i versi di Michelangelo, la Gerusalemme liberata e Il mondo creato di Tasso, il Morgante del Pulci[3].
Giuseppe Tusiani, noto come Joseph Tusiani dopo il suo trasferimento in America, ebbe il soprannome di "Poeta dei due mondi" . Il padre, calzolaio, era emigrato negli Stati Uniti d'America pochi mesi prima che egli nascesse. Così dunque Giuseppe conobbe il padre solo tramite le sue lettere. Da giovanissimo entrò in seminario, ma nell'anno del noviziato abbandonò la strada della vocazione e tornò a San Marco in Lamis per diplomarsi al liceo classico e frequentare poi l'università. Si laureò in Lettere all'Università di Napoli nel 1947, con una tesi sul poeta William Wordsworth.[4]
Subito dopo la laurea partì assieme alla madre per New York e si ricongiunse finalmente con il padre. Appena arrivato, cercò subito lavoro nelle università newyorkesi e, dopo aver incassato alcuni rifiuti, nel 1948 firmò un contratto con il College of Mount Saint Vincent (Bronx) dove insegnò per oltre vent'anni. Nel 1972 passò al Lehman College della City University of New York dove insegnò fino al 1983, anno in cui si ritirò dall'insegnamento e si dedicò solo all'attività di scrittore.
Iniziò a pubblicare poesie a diciotto anni e continuò poi negli Stati Uniti. Consigliato e incoraggiato dalla scrittrice Frances Winwar, compose poesie in lingua inglese e vinse il Greenwood Price nel 1956 (unico americano a vincerlo). Scrisse anche in lingua latina, pubblicando nel 1955 una prima raccolta di liriche. Nel frattempo diede alle stampe due romanzi e iniziò a scrivere anche nel dialetto garganico. Fu molto attivo negli ambienti culturali italoamericani, anche se ormai considerato come poeta statunitense. Partecipò, su invito, a un'iniziativa della ditta di cristalli Steuben: i migliori trentuno scultori d'America interpretarono una poesia dei trentuno migliori poeti statunitensi.
Nel 2015, in occasione dell'anniversario dantesco dei 750 anni dalla nascita del divino poeta fu ripubblicato dalla Levante il suo romanzo giovanile Dante in licenza, a cura e con un saggio di Delio De Martino. Il libro venne presentato presso il Circolo Unione di Bari in occasione dell'inaugurazione del festival Dante, l'immaginario, diretto dal professor Daniele Maria Pegorari.
Nel 1999 fu insignito dalla Regione Puglia del Premio Puglia.
Il 9 gennaio 2016 fu nominato Poeta Laureato Emerito dello Stato di New York dal Governatore Andrew Cuomo.[5]
Tusiani, che ogni anno ritornava nell'amata Puglia in tarda primavera, morì l'11 aprile 2020 a 96 anni in Manhattan,[6][7] dove viveva
Altra nota biografica:
Joseph Tusiani è nato in Italia, a San Marco in Lamis (FG) sul Gargano, il 14 gennaio 1924, da Michele e Maria Pisone. Il padre era già emigrato negli Stati Uniti da qualche mese.
Il piccolo Giuseppe fu allevato dalla giovanissima madre, sarta. Nella povertà e nelle gravi ristrettezze causate anche dalla guerra, col suo intenso lavoro e con qualche povera rimessa dagli USA, la madre riuscì ad allevare il figlio Giuseppe e a farlo studiare.
Giuseppe Tusiani si laureò in Lettere all'Università di Napoli nel luglio 1947.
Il padre, per paura del mare, non era tornato mai in Italia. Solo lettere lo legavano alla famiglia.
A fine agosto 1947, partirono per gli Stati Uniti, Giuseppe per conoscere il padre e la signora Maria per rivedere il marito dopo ventiquattro anni. Quello che doveva essere un breve viaggio si trasformò in emigrazione stabile. La famiglia Tusiani si riunì, a New York, nel Bronx. Nella Little Italy di Arthur Avenue i Tusiani incontrarono molti compaesani e parenti.
Abitarono per molti anni nella 188a Street, angolo con Lorillard Avenue.
Giuseppe, ormai Joseph, iniziò subito a insegnare nel College of Mount S. Vincent e altre università. Nacque un fratello, Michael. Il ritorno in Italia fu rinviato per sempre.
Il giovane professore Joseph Tusiani si inserì in circoli culturali italo-americani. Conobbe la scrittrice Francesca Vinciguerra (che poi cambiò il nome in Frances Winwar). Questa lo convinse a staccarsi dagli ambienti italo-americani e dedicarsi anche alla poesia in lingua inglese. In un viaggio in Italia con la Winwar, Joseph tornò per la prima volta al paese nativo e compose un poemetto in lingua inglese, The Return, del quale consegnò una copia alla Winwar. Pochi mesi dopo, il The New York Times pubblicava la notizia che la Poetry Society of England aveva assegnato il prestigioso Greenwood Prize al prof. Joseph Tusiani. Questo premio, per la prima volta assegnato a un americano, aumentò grandemente il prestigio del giovane professore e poeta. Egli continuò a scrivere liriche in inglese e a pubblicarle su prestigiose riviste americane e internazionali.
Divenne professore alla City University (Lehmann College, Hunter College), alla Fordham University, Direttore della Catholic Poetry Society, Vice Presidente della American Poetry Society.
Nel 1963 fu invitato a pertecipare alla Poetry in Crystal (la ditta Steuben, produttrice di cristalli, invitò 31 scultori a interpretare 31 liriche dei 31 più noti poeti americani del tempo. La lirica del Tusiani, Standstill, fu interpretata da George Thompson).
Vinse poi l'Alice Fay di Castagnola Award, della Catholic Poetry Society, con un'opera drammatica in progress in versi, dal titolo If Gold should rust.
Le sue liriche inglesi più belle furono raccolte in volumi (vedi bibliografia).
Ha pubblicato anche due romanzi, uno in italiano e l'altro in inglese (poi tradotto in italiano).
Per la sua attività poetica, il Tusiani ha usato anche la lingua latina, a cominciare dal 1955. Le sue liriche latine, pubblicate in più volumi e tradotte in più lingue, fanno del Tusiani il maggiore fra poeti neolatini viventi.
Ha pubblicato 7 volumi in versi in dialetto garganico.
Ritiratosi dall'insegnamento, ha pubblicato una voluminosa autobiografia in tre volumi (comunemente detta anche trilogia autobiografica).
Altra e fondamentale attività attività del Tusiani è stata quella del traduttore. L'elenco delle sue traduzioni è vastissimo.
La famiglia Tusiani ha abitato (dopo la casa sulla 188a Street), per molti anni in Tomlinson Avenue (sempre nel Bronx); in questa casa morì il padre, nell'ottobre 1977.
Agli inizi del 1997, dopo cinquant'anni di vita nel Bronx, Joseph Tusiani è andato ad abitare a Manhattan, sulla East 72nd Street, a breve distanza dalla casa del fratello Michael, divenuto manager a livello internazionale nel campo degli approvvigionamenti petroliferi.
La madre, che tanta parte ha avuto nella particolare e singolare vita di Joseph Tusiani, è mancata all'affetto dei figli nel settembre 1998.
Joseph Tusiani conduce una vita attiva, componendo nelle lingue che ha sempre usato. Le sue opere sono oggetto di studio in molte Università.
Viene ormai in Italia ogni anno.